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lunedì 8 giugno 2009

I ricconi di Second Life

Ci sono persone che hanno saputo sfruttare al meglio Second Life per cominciare a guadagnare milioni di dollari.
Non è uno scherzo, ma le possibilità che offre questo Social Network sono davvero infinite.

Pensate a persone come Peter Ludlow, il cui alter ego virtuale Urizen Sklar è forse il più famoso giornalista di Second Life, il cui giornale Second Life Herald viene letto da 3-4 mila lettori al giorno! Un semplice giornale virtuale, alla pari di un normale blog, che però può usufruire dei milioni di contatti virtuali con cui il Social Network 3D lo mette in relazione.

Oppure potremmo parlare dell'alter ego di Ailin Graef? Questa giovane insegnante tedesca ha sfruttato al meglio il suo avatar dal nome Anshe Cheng per acquistare e vendere appezzamenti di terreno ed edifici nel mondo virtuale. Con questa sua attività questa donna è riuscita a guadagnare milioni di dollari!

C'è anche chi come Aimee Weber e Bruno Echegaray che invece hanno sfruttato le loro conoscienze sul campo del lavoro per riuscire a trasferire il loro lavoro su internet.
La prima, una giovane newyorkese, è la padrona di un'agenzia che gestisce tutto ciò che ha a che fare con l'immagine di Second Life, dalla consulenza al design e alla progettazione di abiti, ed è arrivata a diventare la padrona del quartiere più Inn di questo mondo virtuale.
Bruno Echegaray invece è un ingegnere italiano che è stato uno dei pionieri italiani del Social Network 3D.
Si deve a questo ingegnere la progettazione e la realizzazione di un quartiere dei Parioli virtuale tale e quale a quello della capitale, provvisto di una piazza piena di negozi virtuali e ristoranti dove trovarsi con gli amici.

Se ci sono riusciti loro può riuscirci chiunque. E poi, voglio dire, non è necessario guadagnare per forza miliardi, ci accontentiamo anche di un po' meno, vero?

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